mercoledì 19 marzo 2014

Ventesimo anniversario dell’assassinio di don Peppe Diana: ridare credibilità alle istituzioni


Vent’anni fa moriva, sotto i proiettili della camorra, don Peppe Diana, figura singolare – per questo poco assimilabile a quelle di altri prelati che pure si battono per il territorio – della lotta alla camorra in una cittadina, Casal di Principe, considerata l’avamposto della criminalità organizzata in Terra di lavoro.

“La ricorrenza dell'anniversario della barbara uccisione di don Peppe – afferma Giuseppe Spiezia, responsabile Legalità, Giustizia e Sicurezza della Federazione Sel Caserta – non deve trasformarsi in una semplice giornata della commemorazione, ma deve diventare un momento di lotta e di rivendicazione per tutta la comunità. Dobbiamo far rivivere le parole di don Peppe, e da queste ripartire con una seria riflessione su quanto è stato fatto e ancora c'è da fare per sconfiggere la camorra e le criminalità organizzate che dissanguano il Mezzogiorno. Il riscatto della nostra terra si potrà ottenere solo colpendo duramente la cultura camorristica e ‘camorriosa’ che costituisce il terreno fertile delle organizzazioni criminali”.

“Aveva ragione don Peppe – continua Spiezia – quando affermava che «la camorra riempie un vuoto di potere dello Stato, che nelle amministrazioni periferiche è caratterizzato da corruzione, lungaggini e favoritismi». Questo stato delle cose, a distanza di vent’anni, continua a perdurare, anzi forse ad attecchire con maggiore insistenza a causa di una crisi economica che rende più deboli i deboli e più forti i forti ,e a esso ci si oppone solo restituendo credibilità alle istituzioni”.

Gianni Cerchia, Coordinatore della Federazione Sel Caserta, rinsalda il ricordo di Don Peppe: “Era un uomo del Sud che lottava per la propria terra. Ricordarlo e dare il nostro piccolo contributo quotidiano è il nostro modo per onorare quel sacrificio e quello straordinario coraggio, da cittadini normali che amano l’Italia e la Costituzione della Repubblica”.

venerdì 7 febbraio 2014

Sel Caserta: Casal di Principe, Elezioni in primavera per puntare alla normalità


A quasi vent’anni dalla scomparsa di Don Peppe Diana, sacerdote casalese simbolo dell’anticamorra, l’atto vandalico avvenuto la scorsa notte presso la scuola primaria di Casal di Principe che porta il suo nome rappresenta l’ennesimo segnale, chiaro e inequivocabile, contro chi da anni lotta contro il sistema camorristico. Un atto così deplorevole non deve, però, minare quanto di buono i cittadini stanno facendo sul territorio per diffondere la cultura della legalità, a dispetto di chi crede che il bene della collettività possa essere sacrificato al tornaconto di pochi.

“L’auspicio – afferma Giuseppe Spiezia, Responsabile Giustizia e Legalità della Federazione Sel di Caserta – è che le forze dell’ordine abbiano le risorse sufficienti per prevenire fenomeni intimidatori come quello accaduto la scorsa notte. È fondamentale che possano continuare l’opera di indagine in prima linea per impedire eventi di questo tipo, ma soprattutto per dare ai cittadini di Casale la percezione della costante presenza dello Stato al loro fianco”.

“È altrettanto necessario – continua Spiezia – ripristinare immediatamente il corso naturale delle istituzioni a Casal di Principe. I continui commissariamenti, che corrispondono a continue, sebbene necessarie, sospensioni della democrazia, ostacolano, nel paese simbolo della lotta alla criminalità organizzata in Provincia di Caserta, il ritorno alla normalità. Senza abbassare la guardia rispetto alle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata, anzi marcando ancora di più la presenza ordinaria dello Stato sul territorio, auspichiamo che siano indette quanto prima regolari elezioni amministrative, portando finalmente a conclusione la lunga fase di commissariamento”.

Proprio in vista della prossima tornata elettorale, che ci auguriamo possa celebrarsi in primavera, la Federazione Sel di Caserta si è resa disponibile a promuovere un’iniziativa con altre forze politiche e civiche interessate a riconsegnare Casal di Principe a un’amministrazione democraticamente eletta che metta al centro della propria azione – con gioiosa e partecipata semplicità – l’impegno a operare in piena trasparenza.

A questo scopo, il Coordinatore della Federazione Sel di Caserta, Gianni Cerchia, avverte: “Le soluzioni – almeno per noi – non sono molte. Sel punta tutto il suo sforzo attorno a una candidatura semplice, coraggiosa e autorevole, che auspichiamo sia condivisa in un programma progetto di ampio respiro che, partendo dalla tutela e dal coinvolgimento dei cittadini onesti e attraverso una coraggiosa politica di rispetto delle regole e delle funzioni istituzionali, salvaguardi l’ambiente e il territorio e possa far rinascere le condizioni per ripristinare, a Casal di Principe, ma anche in altri comuni sensibili come Castel Volturno, il corso fisiologico della democrazia e della legalità”.

In questo senso, la recente conversione in legge del decreto “Terra dei fuochi” – su cui interverremo nei prossimi giorni, insieme ai nostri parlamentari, con un’iniziativa a Caserta –, se opportunamente utilizzata, potrebbe offrire un’opportunità per il rilancio dell’economia nella nostra provincia, strappando le bonifiche e la riconversione dei terreni inquinati dalle mani della criminalità e trasformando le attività di recupero del territorio in occasioni per la nascita di imprese green e per la ripresa dell’agricoltura, indirizzandola a coltivazioni di tipo non alimentare.

mercoledì 5 febbraio 2014

Giornata della memoria




Oggi in tutto il mondo si celebra il giorno della memoria delle vittime della Shoa. Il 27 gennaio ricorre, infatti, l’anniversario dell’apertura delle porte del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta nel 1945 a opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa, evento che ha svelato al mondo il più assurdo e indicibile degli orrori.

In questa giornata, vengono alla mente le parole di Primo Levi, che ha lucidamente ricostruito la paradossale scientificità del disegno genocida nazista, ma anche quelle di Bertold Brecht, che ci ricorda che come quel disegno di sterminio fosse teso a colpire tutte le forme di “diversità” (oltre agli ebrei, finirono nei lager nazisti anche rom, omosessuali, comunisti), e quelle del nostro padre costituente Piero Calamandrei, che ci incitano, ora e sempre, a stringerci attorno al nostro monumento che si chiama Resistenza.

Con questi sentimenti, la Federazione di Caserta di Sinistra Ecologia Libertà celebra la giornata della memoria. 

27 gennaio 2014


Cerchia e Diodato membri dell'Assemblea nazionale

Si è appena concluso a Riccione il 2° Congresso nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, che ha confermato Nichi Vendola Presidente del partito. La Federazione di Caserta è presente nell’Assemblea nazionale con il Coordinatore provinciale, Gianni Cerchia, e Mena Diodato del Circolo “Nelson Mandela” di Maddaloni. L’Assemblea si riunirà nei prossimi giorni per eleggere il nuovo gruppo dirigente e per definire le modalità e i criteri per la partecipazione di Sinistra Ecologia Libertà alle elezioni europee.


26 gennaio 2014

Da Riccione emendamenti al decreto Terra dei Fuochi



Da Riccione, dove si sta tenendo il secondo Congresso nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, i delegati casertani continuano a lavorare per il loro territorio.

Il Coordinatore provinciale Gianni Cerchia, eletto membro della Commissione politica del Congresso nazionale, ha favorito l’incontro tra i parlamentari di Sel e i rappresentanti dell’Area territoriale sessano-carinolese di Sinistra Ecologia Libertà, che comprende i Circoli di Carinola, Castel Volturno, Falciano del Massico, Mondragone, Sessa Aurunca e Sparanise, che così si inserisce nella discussione sull’imminente conversione del decreto-legge sulla Terra dei fuochi, approntato, forse in maniera troppo frettolosa, dal Governo nazionale per rispondere alle antiche emergenze ambientali delle province di Caserta e Napoli, portate recentemente alla ribalta anche da un’inedita attenzione mediatica.

“Gli emendamenti – afferma Giovanni Pagliaro, Responsabile dell’Area territoriale sessano-carinolese – sono stati elaborati dai rappresentanti dei circoli territoriali della nostra area in piena sintonia con il coordinamento provinciale e, in sostanza, spingono a rendere più rapida la perimetrazione e la bonifica, o quantomeno la messa in sicurezza, dei siti contaminati”.

“Uno dei punti più importanti degli emendamenti proposti – continua Pagliaro – è rivolto proprio al ripristino dei fondi compromessi dall’inquinamento, prevedendo, per i soli proprietari che dimostrino di aver subito senza colpa il danno derivante dalla contaminazione causata anche da discariche pubbliche, un equo indennizzo”.

“La perimetrazione – dichiara Antonio Verazzo, Responsabile ambiente della Federazione di Caserta – è estremamente necessaria per fare chiarezza. I cittadini devono sapere, presto e con certezza, quali sono i siti contaminati, da cosa e qual è l’entità dell’inquinamento. Questo è fondamentale sia per dare sicurezza alla popolazione, giustamente allarmata dalle notizie che continuamente informano di nuovi (ma in realtà già noti) ritrovamenti e scavi, sia per tutelare i nostri prodotti agricoli sani”.

“Quest’ultimo aspetto – dichiara Gianni Cerchia – è tutt’altro che secondario, considerando che si avvicina la stagione della raccolta di molti prodotti tipici della nostra agricoltura, per cui i danni per gli imprenditori agricoli potrebbero essere molto più drammatici rispetto a quelli che hanno subito sinora”.

Gli emendamenti sono stati trasmessi ai parlamentari di Sinistra Ecologia Libertà, e in particolare al senatore Peppe De Cristofaro, che li illustrerà durante la discussione della legge di conversione al Senato.

Più in generale, la posizione della Federazione Sel Caserta su Terra dei fuochi è chiara, e da tempo: “Chiediamo – dichiara Verazzo – immediatamente le bonifiche delle aree in cui sono visibili masse di rifiuti di ogni genere, sversati e abbandonati in modo abusivo, che puntualmente saranno bruciati, provocando danni per la salute dei cittadini, non meno gravi dei rifiuti pericolosi interrati. Le aree agricole più compromesse – da tempo note, indicate e mappate dall’Arpac – vanno riconvertite con il metodo no food”.

“La nostra maggiore attenzione – ribadisce Gianni Cerchia – sarà rivolta soprattutto a scongiurare il pericolo che le risorse per le bonifiche finiscano nelle mani delle stesse organizzazioni criminali responsabili dell’inquinamento e del disastro ambientale della nostra provincia”.

Riccione, 25 Gennaio 2014

Sel Caserta lancia un appello per salvare l’Associazione Masslo

«L’Associazione “Jerry Masslo” di Casal di Principe sta morendo per un debito di 14.000 euro, nella totale indifferenza delle istituzioni locali, nonostante sia creditrice di molte decine di migliaia di euro dalla Regione Campania per attività assegnate e svolte negli anni passati». Così esordisce Renato Natale, presidente dell’Associazione di volontariato da più di due decenni impegnata a offrire assistenza sanitaria e sostegno a tutti i cittadini, nella più generale ottica della promozione dell’uomo e dei suoi diritti di cittadinanza, senza distinzione di razza, sesso e religione, contattato telefonicamente da Gianni Cerchia, Coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, per esprimere la solidarietà e la vicinanza della Federazione Sel di Caserta, da sempre in prima linea per la difesa di realtà, come la Masslo, che arricchiscono il territorio con consistenti ricadute sociali e culturali.

«La vicenda della Masslo – afferma Cerchia – segnala l’incapacità della Provincia e della Regione di rispondere alle esigenze del territorio, eliminando dall’agenda politica temi cruciali quali l’immigrazione, l’assistenza sanitaria ai meno abbienti e la promozione dei valori della solidarietà e dell’accoglienza che costituiscono l’humus culturale del nostro territorio; il tutto in uno scenario di costante sottovalutazione delle politiche sociali da parte della Giunta Caldoro, protagonista di una vera e propria devastazione del welfare regionale».

L’amministrazione Caldoro manifesta, peraltro, una ormai cronica incapacità di spendere i fondi stanziati dall’Unione europea. In particolare, la “Jerry Masslo” soffre delle inadempienze degli assessorati alla Sanità e al Lavoro, da cui aspetta di incassare fondi spesi per la realizzazione di diversi progetti. Insomma, la Masslo, fiore all’occhiello del nostro territorio e modello da esportare, rischia di scomparire perché non ha la fortuna di appartenere al cerchio magico degli ‘amici degli amici’, che assicura contributi pubblici facilmente riscontrabili in termini di preferenze elettorali, ma anche perché quello che pratica da 25 anni è un lavoro scomodo, di cui pure tutti beneficiamo in termini di vivibilità, convivenza civile e salute pubblica. Forse, però, incoraggiare quel lavoro significherebbe, per alcuni, rendere più difficile speculare sulle sacche di razzismo e di povertà ancora presenti nei nostri territori.

«Come Sel – afferma Gabriele Vedova, Responsabile Welfare della Federazione Sel Caserta – oltre a chiedere con forza un intervento deciso del Governo nazionale, che ridia valore e speranza a esperienze come quella della “Jerry Masslo”, assicuriamo un impegno concreto dei nostri parlamentari al fianco dei volontari dell’Associazione. Il nostro è un impegno fattivo per consentire, innanzitutto, all’Associazione di continuare a vivere e svolgere il prezioso lavoro che da 25 anni onora la nostra provincia, da sempre terra di accoglienza e solidarietà».

Sotto questo aspetto, non possiamo non esprimere il disagio nel leggere, in questi giorni, le dichiarazioni di esponenti politici locali e provinciali, che pure al governo nazionale fanno riferimento, dai quali ci si aspetterebbe un impegno maggiore rispetto ai soliti e vuoti attestati di mera solidarietà.

«D’altra parte – conclude Cerchia – con l’approssimarsi del venticinquesimo anniversario della morte di Jerry Masslo (il cittadino sudafricano, giunto nel nostro Paese per sfuggire alle persecuzioni razziali allora vigenti in Sudafrica, assassinato nel 1989 nel corso di una rapina a Villa Literno) sarebbe auspicabile riportare, proprio come accadde nell’89, al centro della discussione politica nazionale e locale il tema dell’immigrazione, rispetto al quale oggi scontiamo l’onta di una legge come la Bossi-Fini, e dei diritti di cittadinanza, non ritenendo più procrastinabile un provvedimento che assicuri ai figli di immigrati nati in Italia il diritto di essere cittadini italiani».  

22 Gennaio 2014

Ancora su Firema


Eccco la nota della Federazione Sel Caserta sull'interrogazione che l'onorevole Scotto ha rivolto oggi al Ministro Zanonato in merito al caso Firema.


La Federazione Sel di Caserta, attraverso i propri parlamentari, sta seguendo con attenzione la vicenda del Gruppo Firema, la cui chiusura rischia di avere preoccupanti ricadute occupazionali sul territorio provinciale. Nel question time di oggi alla Camera dei Deputati, l'onorevole Scotto ha chiesto al Ministro dello sviluppo economico un intervento fattivo per scongiurare il rischio della chiusura della Firema, evento che infliggerebbe un colpo decisivo al settore della produzione di veicoli ferroviari, punta di diamante dell'industria pesante italiana, di cui, purtroppo, resta oramai poco, con l'obiettivo di costruire, invece, un Polo nazionale dei trasporti, a partire proprio da Firema e Ansaldo.
Di fronte alla risposta cauta del Ministro circa la difficoltà di trovare acquirenti per l'azienda, l'onorevole Scotto ha manifestato nuovamente le perplessità di Sinistra Ecologia e Libertà sulla vicenda, insistendo per un più effettivo impegno da parte del Ministero nella ricerca di un acquirente idoneo a rilanciare le sorti della Firema, nell'ottica di una ristrutturazione dell'intero comparto industriale dei trasporti.


22 gennaio 2014